E’ possibile cambiare vita ? Sono realmente soddisfatto delle mie giornate? Sono davvero felice con questa routine?
Queste erano solo alcune delle domande che mi ponevo, quasi tutti i giorni, da qualche anno a questa parte. E le risposte erano sempre la stesse.
Bene dai, ma potrebbe andare meglio. Non ero soddisfatto al 100%. Ero spesso stanco, stressato, poco motivato insomma.
Primi segnali
I primi segnali iniziarono ad arrivare nel 2017. Avevo appena cambiato la terza azienda in cinque anni. E si, anche nella precedente esperienza, andavo sempre alla ricerca di stimoli, di novità. Ogni due anni sentivo la necessità di cambiare, di provare nuovi ruoli.
La routine mi uccide, è sempre stato così. In qualunque aspetto della mia vita.
Quell’anno però le sofferenze iniziavano a farsi sentire. Sempre più forti. Iniziavo a percepire che in fondo tutte le aziende erano uguali. Tutte le aziende lavoravano quasi alla stessa maniera. Cambiavano davvero piccole sfumature, piccoli processi.
Ma la mia sofferenza (o insofferenza) non dipendeva dall’ambiente o dal contesto. Anzi. In tutte le aziende dove ho lavorato ho sempre avuto forti legami professionali e a volte di amicizia.
Amavo stare con i colleghi. E oggi è l’aspetto che più mi manca del precedente lavoro.
La mia sofferenza dipendeva dalla routine. Andare per anni sempre nello stesso luogo di lavoro. La stessa strada. Lo stesso traffico. Lo smart working in quegli anni era un miraggio che iniziava a farsi vivo. Potevi lavorare (da casa) una volta a settimana previa autorizzazione del capo.
E poi c’erano i viaggi. Li ho sempre amati. I viaggi erano l’antidoto perfetto alla routine. Peccato però che viaggiare si limitava a qualche week-end lungo se quell’anno il calendario te lo permetteva. Oppure le due o tre settimane di Agosto, dove un biglietto aereo costava quasi l’intero stipendio del mese. E una volta rientrati dovevi aspettare un altro anno. Lunghissimo. A volte logorante.
Il periodo della pandemia
Premetto che cambiare vita non è semplice. Non è istantaneo.
A volte ci vuole un percorso. Soprattutto mentale. Io ho impiegato tre lunghi anni. La pandemia ha da un lato rallentato (di almeno due anni), ma dall’altra parte è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso
Durante il primo lockdown ho avuto finalmente il tempo di fermarmi. Di pensare. Di riflettere fino in fondo su cosa realmente mi rendeva felice.
In questo video spiego ancora meglio le motivazioni e il percorso. Ne parlo anche in quest’altro articolo del blog.
Cambiare vita si può
Sentivo una grande necessità di cambiare, di rompere una routine che andava avanti da tanti anni. Sempre la stessa. Ma non trovavo il coraggio. Mi ponevo davanti milioni di problemi.
E come faccio con i soldi? E la casa? E il mutuo? Non sono troppo avanti con l’età?
Che tu ci possa credere o no, erano tutti problemi ipotetici, non ancora accaduti, frutto della solita paura sul futuro. Ma anche il futuro stesso non è controllabile, non è sotto la nostra gestione. Può essere influenzato dalle nostre scelte, certo. E questo vale anche nella volontà di cambiare.
Per cambiare vita (almeno secondo la mia esperienza) ci vogliono alcuni fattori fondamentali, che cambiano da individuo ad individuo.
La prima cosa è il volerlo per davvero. Secondo, ci vuole la giusta dose di coraggio. Terzo, cambiare è un percorso.
A volte bastano dei mesi, a volte ci vogliono degli anni. Un percorso psicologico può aiutare, assolutamente. ( Io per esempio ho seguito per circa 6 mesi un percorso psicologico a Milano)
Ultimo, ma non per importanza. Ricordiamoci che tutti i problemi, ma proprio tutti, non è detto che accadono e sono sempre risolvibili.
Fermatevi un attimo a riflettere.
Dopo 8 mesi, mi arrivano dei pensieri negativi? Certo! Stò ancora percorrendo il percorso. Ci vogliono sacrifici, buona volontà e soprattutto un netto cambio di mindset. Pensare più al breve periodo, al presente e lasciare che il futuro venga scoperto piano piano. Tanto non lo possiamo controllare, è inutile.
E’ possibile cambiare vita? Direi di si, basta volerlo… per davvero
Grazie per aver letto l’articolo fino in fondo, se ti è piaciuto lasciami un commento così magari iniziamo un confronto.
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2 Commenti
Silvana
Ci vuole tanto coraggio Ti ammiro e ti auguro successo
Samuele Scarpulla
Grazie mille Silvi 🙂