Era da parecchio tempo che volevo dedicare un articolo al cannolo siciliano.
Avrei voluto farlo dalla Sicilia. Magari intervistando un esperto pasticcere, girando qualche mini video o semplicemente gironzolando tra province e comuni alla ricerca di quello più buono. Ma in tempi di Covid, si sa, viaggiare è quasi impossibile. Allora non mi resta che andare alla ricerca del miglior cannolo siciliano, a Milano.
Certo costano un tantino di più rispetto “a quelli di giù”, ma questa è un’altra storia.
Qualche cenno storico
Il cannolo è senza dubbio uno dei dolci più conosciuti ed esportati al mondo. Inserito dal Ministero delle politiche agricole nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali. Ha una storia incerta e travagliata. Ricostruibile solo attraverso supposizioni.
L’origine del cannolo, tra miti e leggende, può essere fatta risalire alla città di Caltanissetta. Siamo sotto la dominazione araba nell’antica Qalʿat an-nisāʾ, Castello delle donne. Secondo molti storici, furono proprio le donne degli innumerevoli harem, a rielaborare un tipico dolce saraceno con ingredienti della Sicilia.

L’antica abbazia di Santo Spirito, Caltanissetta.
La ricotta in Sicilia è sempre esistita, ma gli arabi, abili pasticceri, iniziarono a mescolarla con lo zucchero, ispirando diversi dolci della pasticceria siciliana.
Secondo altri storici, invece, il cannolo fu inventato dalla monache di clausura in un convento, sempre nei pressi della città di Caltanissetta, con lo scopo di creare un dolce divertente e perfetto per la festa di carnevale.
Non sapremo mai la verità sulla sua origine. Di sicuro è un dolce assai antico che ha subito parecchie evoluzioni nel tempo. Nato al centro della Sicilia e diventato famoso grazie ai pasticceri palermitani (a proposito, se hai voglia di un week end a Palermo, trovi qui l’articolo).
Oggi ci arriva come una deliziosa cialda croccante ripiena di ricotta, impreziosita da granella di pistacchio, gocce di cioccolato e una scorza di arancia candita. Attenzione, la ricotta va aggiunta alla fine, per mantenere la cialda sempre croccante.
Il miglior cannolo siciliano a Milano, almeno per me
Ho già l’acquolina in bocca, non mi resta che iniziare il tour alla ricerca del miglior cannolo siciliano a Milano. Almeno per me.
Dieci minuti di passeggiata è arrivo in Piazzale Siena, da Baci Sotto Zero. Oltre al suo ottimo gelato puoi anche trovare una piccola offerta di pasticceria. I cannoli sono davvero buoni. La dimensione è simile a quella siciliana. Credo si possa tranquillamente dividere in due, soprattutto dopo un pasto. Ma queste sono scelte personali. La cialda è croccante e la ricotta, riempita ovviamente al momento, è molto gustosa. Non tanto lavorata, ma personalmente, la preferisco così. Cioccolato, pistacchio o arancia candita completano l’opera. Un cannolo costa 3 euro. Tanto? Giusto? Direi in linea con il mercato milanese.



Un’altra esperienza, assolutamente da provare, è quella di Ammu cannoli espressi siciliani. Qualche anno fa, dopo cena, passeggiavo per Corso Garibaldi quando scoprii, quasi per caso, Ammu cafè. Non avevo tanta fame, quindi decisi di prendere il cannolo piccolo. Scelta sbagliata. Era davvero troppo buono per non prendere quello grande.
Ricotta selezionata dai migliori caseifici palermitani, il pistacchio rigorosamente è quello di Bronte. La cialda è assai gustosa e croccante. Un’esplosione di Sicilia in bocca. A Milano ci sono diversi punti vendita. Io personalmente frequento quello di Corso Vercelli. I prezzi? Vanno da 2 a 3 euro in base alla dimensione.
Nascosta tra la Piazza Tripoli e il Viale Etiopia, si trova la Pasticceria Sara. La scoprii, quasi per caso, una piovosa Domenica di Dicembre. Una volta dentro mi sono sentito catapultato in un tipico bar – pasticceria dell’entroterra siciliano. il profumo dei dolci era sensazionale. I cannoli non erano esposti. Ma la mia richiesta fu subito soddisfatta. Dalla cucina uscirono due bellissime cialde appena riempite. Una volta a casa la merenda era servita. Ottimi.

In Moscova, invece, da qualche anno troviamo Bottone. Esempio perfetto di come un piatto della tradizione può diventare gourmet. Sembra di entrare all’interno di una gioielleria. Tra l’eleganza del bancone e le luci soffuse troviamo esposto sua maestà il cannolo. La cialda rigorosamente fatta a mano e la ricotta proveniente da Ragusa, donano un tocco di unicità.


Oltre ai gusti classici, da Bottone è possibile trovare alcune versioni speciali. Con la crema di pistacchio o il caramello salato. Tutti rigorosamente “firmati” con l’elegante bottone sopra la cialda. Il prezzo? Il linea per i gusti classici, più cari quelli speciali. L’esperienza è assolutamente da provare.
Mi piacerebbe visitare il punto vendita di Ragusa, la prossima volta che andrò in Sicilia.
Milano è piena di pasticcerie siciliane. Se ne trovano tantissime in qualsiasi quartiere. Alcune sono famose per dolci e cannoli, altre per la granita. Ne ho girate tante in queste anni e qualcuna mi ha davvero colpito.
E tra una passeggiata e l’altra, non ho ancora deciso la mia preferita. Forse perché ognuna mi ha lasciato qualcosa.
1 Commento
Anonimo
Sono da provare!!