Mettetevi comodi, ora vi racconto la Bali mistica. Secondo la mia esperienza ovviamente.
Che Bali fosse un’isola mistica e spirituale lo immaginavo già prima di partire. Ma non pensavo di trovarmi catapultato in una dimensione quasi parallela. Dove uomo, natura e Dio ( o Universo) si trovano costantemente in relazione tra loro. Una relazione fatta di sensazioni, di emozioni, di pura energia.
Cerimoniale Hindu
Mercoledì 13 Luglio, in occasione della luna piena, scoprivamo quasi per caso che proprio di fronte alla nostra guest house ( ti metto qua il link se sei in cerca di ispirazione) si sarebbe svolto un cerimoniale hindu.
Già dalle tre del pomeriggio parecchie persone iniziavano i preparativi del cibo. Gli uomini si occupavano del riso, speziato, come ogni piatto degno di nota qui a Bali, mentre le donne preparavano la carne.
Ma da li a poco, non mi immaginavo di vivere in prima persona la cerimonia.
Eka, la proprietaria della guest house, ci invitava a partecipare. Come potevamo dire di no? Una volta indossato sarong e cintura (per gli uomini) e sarong e camicia (per le donne), eravamo pronti ad entrare al tempio.
Eravamo gli unici occidentale (foto 3), ma siamo stati accolti come membri della comunità. Tra mille sorrisi donati gratuitamente, qualche sguardo incuriosito e i saluti dei bambini, assistevo ad un’esperienza che rimarrà parecchio impressa nella mente.
Non solo le musiche, non solo le danze delle bambine, le offerte delle donne o la simulazione delle divinità. Il momento più toccante è stato sicuramente quello della preghiera (foto 1). Tutti inginocchiati di fronte al tempio. Una piccola offerta in mano. Si prendono i fiori e si inizia a pregare. Alla fine, prima della benedizione, del riso viene posto in fronte.
Luoghi mistici
Bali è piena di luoghi mistici e religiosi. Ci sono circa 20.000 templi. Per darvi un’idea, solo nella via della nostra guest house, ne ho contati almeno tre.
A circa 10 min di motorino, in una pausa lavorativa pomeridiana, raggiungiamo il Goa Gajah. Uno dei templi induisti più antichi della zona di Ubud. La sua costruzione risale, probabilmente, al IX sec. Il luogo è immerso nella giungla. Infatti è possibile fare delle spettacolari passeggiate attorno, tra piante e alberi secolari.
Oltre ad essere un luogo religioso, il Goa Gajah è anche un luogo mistico.
Proprio di fronte la zona sacra centrale, dove è possibile ammirare una vasca per la purificazione, si trova un grotta, chiamata la grotta dell’elefante (foto 6).
All’interno inizia, secondo la tradizione, un percorso meditativo. Dentro la grotta una statua di Ganesh, alcune offerte e tre lingam. Nessuno conosce esattamente il perchè è stata costruita questa grotta. Assolutamente unica nel suo genere all’interno di un tempio induista.
Bali, la purificazione e l’acqua. Un rituale che si sussegue da secoli. L’acqua purifica qualsiasi energia negativa e riallinea l’uomo con il suo spirito.
Il tempio di Tirta Empul, patrimonio mondiale dell’umanità, è l’emblema di questo gesto. Tanto naturale, quanto mistico allo stesso tempo. Centinaia, per non dire migliaia di fedeli, si immergono nelle acque di queste holy spring (foto 5). Effettuano un percorso di purificazione, percorrendo tutte le fontane da dove scorre l’acqua. Dopo la purificazione, inizia la fase meditativa.
Il tutto condito da un immersivo cerimoniale fatto di musica, incenso, rappresentazioni divine e i meravigliosi abiti. Gli occidentali sono sempre ben accetti. Ovviamente, se si vuole provare questo cerimoniale, è fondamentale rispettare alla lettera le regole. Ma soprattutto suggerisco di farlo con il massimo trasporto
Rito di purificazione
Non ho provato il rito di purificazione al Tirta Empul, perché qualche giorno prima, mi sono trovato immerso in una delle esperienze più profonde della mia vita. Durante un’altra particolare pausa lavorativa, Kira ( la nostra vicina di casa) ci proponeva di andare a vedere delle cascate ad appena 10 min di auto da casa (è un luogo non segnato in nessuna mappa e non ricordo il nome, come riferimento segnate questa strada JL. Gn. Sari Ubud. L’ingresso è sulla sinistra.)
Entravamo in un piccolo tempio immerso nella natura. In questo tempio proponevano il cerimoniale di purificazione utilizzando l’acqua delle cascate. Ovviamente non potevo che provare questa esperienza. Eravamo gli unici in quel momento. Nessun turista.
Il cerimoniale inizia spogliandosi e indossando il sarong nero.
Una prima immersione di circa 15 minuti mi da il benvenuto in questo rito secolare. L’acqua scorreva fortissimo ed ero totalmente immerso. Seduto su una pietra proprio sotto la cascata.
Il secondo passaggio prevede la copertura del tuo corpo con la terra. Dalla testa ai piedi. E inizia una meditazione profonda seduto su un’altra pietra (foto 7). Questa volta di fronte al sole. Seconda immersione per ripulire e il rito continua bevendo l’acqua della cascata. Solo adesso è possibile sostituire il sarong nero con quello bianco. E si inizia a meditare prima di fronte al sole e poi con il viso rivolto verso il tempio.
Un’incredibile sensazione di energia positiva invadeva il mio corpo.
La giornata si concludeva con una breve passeggiata tra le cascate, mentre Bali ci regalava un meraviglioso tramonto. Dove il cielo passava da azzurro a rosso, e poi viola e blu scuro. Prima di un’altra magica notte a Bali.
Se cerchi maggiori informazioni su come si vive ad Ubud clicca qui
Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornati* sui prossimi articoli e su futuri suggerimenti di viaggio ( tutto è gratuito). Lasciami un commento se l’articolo ti è piaciuto 🙂