…a New York, come un cantastorie innamorato,
seduto ad aspettare la
prossima metro di passaggio

Mi ritrovo davanti ad una grandissima tela, attorno a me i colori di un viaggio bellissimo appena concluso, tanti ricordi attraversano la mente come un treno velocissimo che da Long Island arriva a Grand Central appena dopo le quattro. Un po storditi dal fuso orario camminavamo barcollando tra gli altissimi grattacieli, Times Square era gremita di persone, i colori vivaci delle pubblicità, la spensieratezza di essere lontani da casa in una città che sogni fin da bambino.

New York mi ha lasciato letteralmente senza fiato, Liberty Island era chiusa per lavori dopo l’ultimo violento uragano, la statua della Libertà giaceva soave in un clima ventoso, anche Sea Port e il maestoso Ponte di Brooklyn erano coperti dal restauro, una lunga passeggiata ci faceva ammirare uno dei primi magnifici Skyline.

Le prime due giornate passarono infinite, la zona di Wall Street e il World Trade Center sentivano ancora il boato dell’undici Settembre, mentre i nuovi grattacieli in costruzione evidenziavano la grandezza degli Stati Uniti dinnanzi al tanto toccante memorial.

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Camminavamo lungo Broadway verso Mulberry street, all’improvviso un pittoresco cartello ci dava il benvenuto negli storici quartieri di China Town e Little Italy, una miriade di colori invadevano le strade di una città che cambia volto quotidianamente, ma che conserva contemporaneamente la storicità di un quartiere, di un antico palazzo, di un ristorante o di un semplice parco, la sera cenavamo a Soho dopo un’infinita giornata di sole.

Ricordo New York per le piacevoli pause da Starbucks, quando stanchissimi ci riposavamo e taggavamo qualche foto,  per le insalate da Chop’t, per le ore passate a Bryant Park passeggiando o giocando a ping pong, per le opere incredibili del Moma, per i negozi da mille e una notte della Fifth Avenue, per la maestosità del Central Park, per le caratteristiche chiese gospel di Harlem, per quelle metro antiche che viaggiavano senza sosta a tutte le ore del giorno e della notte.

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Lunghissime passeggiate accompagnavano delle infinite giornate, in mezzo la voglia di pensare già al prossimo viaggio mentre si ammirava la città da Roosevelt Island, il palazzo di vetro delle Nazioni Unite dominava L’Est Side, il pittoresco grattacielo della Chrysler, i tanti negozi di sport, l’hamburger mangiato a Madison Park alle undici di sera, gli spettacoli che per caso incontravi in metro, la sagoma del Paradise Garage a King Street ormai colorata di giallo, gli artisti per strada, le mance obbligatorie, l’unico giorno di pioggia veniva mitigato dallo spettacolo del Barclays Center, play off NBA, Brooklyn Nets vs Chicago Bulls in un’atmosfera quasi surreale.

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Surreale come le luci della sera, come gli scoiattoli che ti corrono accanto mentre sei sdraiato a prendere un po’ di sole, un’infinità di taxi gialli sfrecciavano tutto il giorno lungo le vie di Manhattan, il panorama dal Top of the Rock è qualcosa di stupefacente, una magnifica cornice di palazzi e grattacieli si iniziano pian piano ad accendere mentre il sole si addormenta dietro il fiume, la sagoma imponente dell’Empire State Building come punto di riferimento, dall’altra parte Central Park domina tutta la  zona settentrionale dell’isola, la cena alla taverna McSorley’s Old Ale House ci portava indietro nel tempo, costruita nel 1854 e da allora mai toccata.

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Potrei continuare per ore a raccontare colori e sfaccettature di una città fantastica, come un cantastorie innamorato seduto ad aspettare la prossima metro di passaggio.
Alessandro è stato un grande compagno di viaggio, mentre dal profondo si consolida la voglia di un’altra avventura, di un’altra meta fantasiosa ed affascinante da raccontare.

Intanto New York e le sue bellissime immagini resteranno scolpite in fondo al cuore, per sempre.

1 Commento

  • im.peter_
    Inviato 19 Giugno 2020

    Bellissimo blog. Per noi viaggiatori desiderosi di scoprire nuovi paesaggi, nuove culture e nuovi modi di vivere l’esplorazione del tuo blog ci da un pò di respiro. Ma intanto ci godiamo la nostra bellissima Italia che spesso diamo per scontata ma che invece è uno dei Paesi più belli al mondo se non proprio il più bello.

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