Ho riaperto le foto dal mio smartphone,
una forte emozione sta invadendo il mio corpo,
raccontare un viaggio è sempre qualcosa di unico,
di entusiasmante.
Tenerife, terra di eterna primavera, terra che racchiude nelle sue viscere l’esilarante bellezza di un’isola vulcanica nel bel mezzo dell’Atlantico, la sabbia rossa della Playa della Tejita ci lasciava senza fiato già dopo qualche secondo, sullo sfondo la sagoma della Montagna Roja racchiudeva un panorama mozzafiato.
Con i ragazzi decidevamo di andare fino in cima per ammirare la vista dall’alto, mangiavamo qualcosina a El Medano prima di continuare per una lunga passeggiata tra l’arida vegetazione canaria.
Tenerife, l’isola dell’eterna primavera, tutte le mattine riuscivamo a far colazione in terrazzo, in cielo c’era sempre un fantastico sole.
E’ l’isola colorata della Laguna, dei tantissimi ristorantini di Los Cristianos, del buon pesce, delle tapas e dei brindisi di sangria, la prima sera conoscevamo Josè, divertentissimo gestore del ristorante La Paloma, storie di battute, di una simpatica foto ricordo e di un’ottima paella.
Risate e ottima cucina al ristorante La Paloma, Josè è stato un simpaticissimo padrone di casa.
Tenerife è l’isola del Teide, il maestoso vulcano che si erge a oltre 3.700 metri di altezza e domina dall’alto un meraviglioso paesaggio lunare, quel giorno eravamo più alti delle nuvole e sembravamo immersi in un’immagine surreale, è l’isola del mare e delle onde, delle fantastiche piscine naturali di Alcalà, sabbia nera, cielo azzurrissimo e sullo sfondo la tenera sagoma della Gomera in un limbo di mare abitato da cetacei e delfini.
E’ l’isola de Los Gigantes, imponenti e maestosi speroni di roccia che cadono a picco sull’oceano, dalla playa de lo Giuos riuscivamo a catturare l’imponenza della natura, mentre dalla piccola piscina naturale nascosta dietro quella tenera porticina, la vista era quasi surreale, con Andrea si sfidavano le onde mentre una serie infinita di risate ci avvolgevano con le foto con il cappello di Natale.
Tenerife è stato il viaggio della spensieratezza, lasciavamo in Italia tutto lo stress accumulato negli ultimi mesi e ci lasciavamo trascinare dalle onde del mare, come l’ultimo meraviglioso giorno a Playa de la Arena, ci lasciavamo trascinare dal vento, durante i chilometri percorsi in macchina, durante il sole e il drink in piscina, durante la seconda divertente cena da Josè dove tornavamo un po più brilli a casa, le luci di Natale di Las America, il risotto e la copa de cava del Sal Negra, la partita a bowling, le lunghe risate, la piacevole sensazione di percepire che le giornate passavano lente ed erano piene di bellissimi momenti.
Prendo nuovamente le foto dal mio smartphone, un altro meraviglioso viaggio è appena passato e come di consueto esiste già la voglia di pensare al successivo, intanto le immagini di Tenerife rimangono limpide nella mia mente, come uno scrigno prezioso da custodire per sempre, emozionato cantastorie con il suo foglio e la sua penna.
